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La ginnastica per la cellulite gli apparecchi da usare, no al body building

Anche i muscoli, al pari degli altri tessuti, sono interessati al processo della cellulite e lo sono doppiamente perchè, con la loro perdita di tono, da un lato danno una maggiore flaccidità all' arto interessato, dall' altro esercitano male la loro azione di "pompaggio" del sangue e della linfa. Ecco quindi la necessità di intervenire con una ginnastica per la cellulite su quei muscoli. Trattandosi di un corpo femminile occorre dar tono ai muscoli senza però "ipertrofizzarli", vale a dire senza farli aumentare di volume, cosa oltremodo inestetica. Almeno nella fase di terapia vera e propria, non è possibile avvalersi dell'esercizio fisico prolungato e intenso perché esso porterebbe inevitabilmente all'aumento di volume del muscolo e quindi un ulteriore inestetismo della zona, già danneggiata esteticamente dalla cellulite. È l'errore che molte donne compiono nella ricerca affannosa di risolvere la malattia, sottoponendosi a esercizi spesso oltremodo dannosi (body building, per esempio) e all'azione di mezzi tecnici fortemente stimolanti l'attività muscolare. Esistono, invece, delle apparecchiature che permettono di dare tono alla muscolatura interessata senza ipertrofizzarla. Ciò è ottenibile perché la stimolazione elettronica, effettuata dall'apparecchiatura, mette in contrazione il muscolo trattato, senza fargli compiere movimenti in allungamento delle fibre, movimenti che portano all'ipertrofia, cioè al processo di formazione di nuove fibre muscolari e quindi all'ingrossamento del muscolo stesso. Il muscolo sarà quindi più tonico, cioè più efficace nel suo lavoro e di maggiore sostegno per i tessuti superficiali, ma non darà problemi estetici.

Vediamo qualche apparecchiatura da vicino:
Transion:si tratta di un'apparecchiatura che dà tono al muscolo ma lo svuota degli accumuli liquidi e di grassi che si trovano nel suo contesto. Il transion permette di far fare al muscolo una torsione sul proprio asse difficile da effettuare con la ginnastica.

Ultrasuonoterapia:è un apparecchio che emette una forma di ultrasuoni che esercita uno stimolo particolare benefico sui tessuti interessati dalla cellulite.

Biofeedback:mediante elettrodi applicati sulle parti interessate dalla cellulite fornisce le informazioni sulla funzionalità dei tessuti e sulla loro risposta a certi movimenti che il paziente compie con l'aiuto del medico. Esso permette al paziente di imparare quali sono i movimenti da compiere, fornisce al soggetto la possibilità di autocurarsi.

Curare la cellulite con la chirurgia, qualche informazione

Per anni si è cercato di risolvere il problema della cellulite anche intervenendo chirurgicamente, partendo dal presupposto che si potesse sistemare tutto eliminando l'inestetico accumulo.
La cellulite è una malattia che trae le sue origini da molti e svariati fattori, con molteplici effetti, tra i quali gli inestetici accumuli non sono che una parte del problema. Cercare di eliminare esclusivamente i depositi localizzati significa agire con poco criterio perché, non solo non si estirpa il danno che è alla radice del problema, ma addirittura si corre il rischio di peggiorare con ulteriori inestetismi (questa volta definitivi) una situazione già di per sé abbastanza pesante.
E' molto suggestivo pensare di poter risolvere subito e definitivamente tale patologia, ma in medicina bisogna sempre fare i conti con i processi fisiologici naturali che non possono essere né sottovalutati né ignorati. Con ciò non si vuole dire che l'intervento del chirurgo non sia utile, ma deve essere attuato al momento giusto, sui
soggetti giusti, sui tessuti sani, e il tipo di intervento deve essere valutato paziente per paziente. Ricordiamo che la cellulite riconosce la propria origine in un danno vascolare venoso e linfatico; l'intervento chirurgico non agisce su questo lato patologico; i tessuti interessati sono profondamente alterati nella loro funzione e nelle loro strutture, quindi non possono essere certo guariti in questo modo, anzi ci si deve attendere una loro brutta reazione, con esiti esteticamente non validi. Bisogna, anche in chirurgia, agire sempre rispettando determinate regole, ossia, di ogni malattia bisogna curare prima le cause e poi gli effetti; inoltre si deve considerare che quando si agisce in modo traumatico sui tessuti, essi reagiranno nei modi più svariati e il medico deve essere preparato a far sì che queste reazioni non conducano a danni magari superiori. Quindi, nel caso della cellulite ben venga l'intervento, purché ci sia la precisa indicazione a eseguirlo: soggetto adatto e tessuti in condizioni tali da assicurare una perfetta reazione secondo le previsioni e un risultato estetico soddisfacente e soprattutto definitivo.
In definitiva l'intervento chirurgico sulla cellulite deve essere fatto solo dopo che i tessuti interessati nell' operazione vengano preparati e guariti dalla loro patologia di base, venga data loro la massima funzionalità ed elasticità e che poi, dopo l'intervento, si agisca con le techniche idonee perchè non ci siano effetti funzionali ed estetici negativi (il bisturi tendenzialmente lascia sempre qualche traccia).